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Tempo di crisi: tempo di progetti?


L’11 giugno 2022 si è svolto presso l’Università Roma Tre il Convegno

Tempo di crisi: tempo di progetti? La sfida della cultura tra passato e futuro

Il Convegno, organizzato dall’Associazione ASTER cultura in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.



La prof.ssa Mirella Rossi, Presidente dell’Associazione, ha introdotto i lavori partendo da questo interrogativo che coinvolge tutta la società:

in un momento di crisi complessa come quello che stiamo vivendo cosa si chiede alla cultura?

Sicuramente di scendere in campo ma con le armi “spuntate “del paladino: l’impegno, lo studio, la solidarietà l’incontro per costruire una cultura del dialogo, unica via per realizzare una nuova coesione sociale e una base per l’educazione. In questa prospettiva l’ Associazione si propone di promuovere una interazione tra docenti di Università e Scuola e Famiglie che attraverso convegni, incontri culturali e attività di laboratorio per i docenti stimoli la consapevolezza della responsabilità educativa e animi il dibattito culturale sui temi più attuali.

La prof.ssa Maria Teresa Russo nella sua relazione ha sottolineato che in un momento storico in cui sembra che si presentino crisi continue, economiche, politiche, sanitarie, si riscontra il pericolo di atteggiamenti o troppo legati alla rincorsa di una attualità momentanea o al contrario ancorati ad un passato che sembra sicuro. In entrambi i casi non si possono dare risposte culturali valide alle nuove generazioni. E’, quindi, fondamentale trovare una terza via. Riprendendo gli studi degli anni ’70 di Goodman e Ward sulla “educazione incidentale”, può essere interessante considerare tutto l’ambiente urbano come un territorio ricco di stimoli e risorse per l’educazione non contrapponendosi ai luoghi “deputati” ma integrandosi in un dialogo che possa fornire categorie di interpretazione della realtà:

è perciò necessaria una intenzionalità formativa orientata, come dice papa Francesco, ad educare “testa, cuore e mani”. Gli adulti devono riprendere un consapevole e responsabile ruolo generativo ed esemplare, anche dell’esempio del lavoro ben fatto.

E proprio in questa visione si può aprire un dibattito sul valore da attribuire al merito.

Il prof. Mario Rusconi ha sviluppato la sua relazione partendo dalla distinzione nell’ambito del termine “tecnologia “tra l’uso di strumenti operativi e la metodologia di interventi educativi. Se ci si ferma al primo aspetto si può parlare solo di “addestramento”, mentre nella seconda accezione è necessario che gli insegnanti siano preparati sia culturalmente che scientificamente per esplorare e realizzare le opportunità offerte dai nuovi metodi. Il problema centrale con cui si scontra il rinnovamento della scuola è la crisi del mondo adulto: famiglia, società e istituzioni. Basti pensare al piano di ristrutturazione edilizia scolastica legato al PNRR, che non tiene conto affatto della crisi culturale profonda della scuola, ancorata a vecchi e obsoleti ordini di studi che sono avulsi dalle profonde trasformazioni epocali in atto con il risultato di non parlare più agli studenti.

Tutto si affida alla preparazione, alla serietà e al buon senso dei singoli, ma è indispensabile che le Istituzioni tornino a dialogare con la cultura contemporanea e diano risposte e proposte adeguate.

Nella seconda parte del Convegno si è svolta la cerimonia dell’assegnazione della Borsa di studio alla studentessa Greta Cappelli e del Premio Sergio Rossi ai Progetti didattici, donati dall’Accademia dell’Amicizia, presentati dal Liceo Scientifico Azzarita e l’ISS Marconi di Civitavecchia. Con la partecipazione di famiglie, insegnanti e studenti in un clima di allegria e di soddisfazione si è conclusa la mattinata di incontro.




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